Luisa Bortolomiol

Nata a Valdobbiadene nel secolo scorso, Luisa Bortolomiol si definisce figlia d’arte. Non si dedica subito al mondo vinicolo ma si lascia "distrarre" dalla libera professione di avvocato volendo cercare la propria strada al di fuori dell’azienda spumantistica di famiglia, come le dettano il suo spirito libero e la ricerca di autonomia. Ma sarà il richiamo più forte ad avere la meglio e, lasciata la libera professione di avvocato, lavora per oltre dieci anni nell’azienda spumantistica di famiglia per poi intraprendere, nel pieno della maturità, una via imprenditoriale tutta personale con il progetto di Prosecco biologico. Amante della natura, della vita all’aria aperta, dello stare insieme, ritiene che non si possa fare a meno di aggiungere alla fama del Prosecco di Valdobbiadene DOCG la connotazione di Biologico per dare alle generazioni future un territorio superiore caratterizzato dalla genuinità della terra e dalla purezza dell’aria.

Nata a Valdobbiadene nel secolo scorso, Luisa Bortolomiol si definisce figlia d’arte. Non si dedica subito al mondo vinicolo ma si lascia "distrarre" dalla libera professione di avvocato volendo cercare la propria strada al di fuori dell’azienda spumantistica di famiglia, come le dettano il suo spirito libero e la ricerca di autonomia. Ma sarà il richiamo più forte ad avere la meglio e, lasciata la libera professione di avvocato, lavora per oltre dieci anni nell’azienda spumantistica di famiglia per poi intraprendere, nel pieno della maturità, una via imprenditoriale tutta personale con il progetto di Prosecco biologico. Amante della natura, della vita all’aria aperta, dello stare insieme, ritiene che non si possa fare a meno di aggiungere alla fama del Prosecco di Valdobbiadene DOCG la connotazione di Biologico per dare alle generazioni future un territorio superiore caratterizzato dalla genuinità della terra e dalla purezza dell’aria.

Filippo Taglietti

agronomo

Classe 1975, enologo, agronomo e naturalista, Filippo Taglietti unisce l'esperienza pluridecennale nell’area del Prosecco alla ricerca di soluzioni innovative, anche estreme, per ottenere dalla vigna l'"anima" perché sia compresa, conosciuta e raccontata proprio come l'individualità di un personaggio di una "piece" teatrale. Esperto di tecniche di fitoiatria e strategie sostenibili per la difesa e la coltura della vite, formatore in campo per le operazioni di potatura al bruno ed al verde, si lascia contaminare dalla passione per il lavoro e la ricerca del "nuovo".

Così Taglietti descrive l’emozione del suo rapporto con la natura: "La consapevolezza nel mio processo esplorativo mi convincono che la tecnica e la scienza unite all'esperienza formano l'uomo 'viticoltore' e lo rendono consapevole dell'energia che attornia la natura e le sue forze. Una legge, non scritta, mi affascina e mi identifica nel progetto della Vigna del Nespolo: la 'parsimonia' in natura che domina i processi naturali nella loro complessità e trova attuazione nella semplicità e dinamica consequenzialità degli eventi. Questi ultimi sono controllati affinché nulla si compia con dispendio di risorse e sia perché anticipa un altro accadimento che la natura ha già previsto".